ECOSARDA è un’azienda che opera in tutto il territorio sardo, attiva nel recupero e nello smaltimento di rottami ferrosi e metallici da 25 anni.
In particolare l’Ecosarda si occupa di:
- demolizioni industriali interne ed esterne;
- raccolta e stoccaggio di materiali da demolire;
- cesoiatura e tagli con fiamma ossidrica in cantiere e a domicilio;
- ritiro presso le aziende, con mezzi propri, di scarti di lavorazione ferrosi e metallici. I rottami così recuperati vengono quindi sottoposti a cernita presso il deposito aziendale e preparati per essere venduti alle acciaierie che provvederanno alla loro trasformazione.
La direzione aziendale, consapevole dell’importanza e della necessità di dimostrare e documentare ai propri clienti la capacità dell’azienda di fornire con continuità i servizi di demolizione industriale interna ed esterna, recupero, stoccaggio, smaltimento e commercio di materiali ferrosi e metallici in riferimento alle specifiche tecniche, ha ritenuto opportuno approfondire il Sistema di Gestione per la Qualità in accordo con le prescrizioni di Gestione per la Qualità contenute nella norma UNI EN ISO 9001:2008.
Ecosarda è iscritta all’Albo Nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti al N. CA00603 per le categorie 1 E, 4 E e 5 F: può quindi effettuare l’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi e non pericolosi in conto proprio come attività ordinaria e regolare.
Recentemente ha ottenuto anche l’iscrizione in categoria 8 F ed è pertanto abilitata ad effettuare l’attività di intermediazione e commercio di rifiuti non pericolosi e/o pericolosi senza detenzione dei rifiuti stessi.
Il 14.11.2006, con la Determinazione N.1711/II dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, ha ottenuto l’autorizzazione alla gestione di un impianto di deposito preliminare e cernita di rifiuti speciali nel comune di Sardara ai sensi dell’art. 208 del decreto legislativo del 3 Aprile 2006, n. 152.
Tale autorizzazione è stata rinnovata il 05/10/2011 con provvedimento Dirigenziale della Provincia del Medio Campidano N. 40/2011.